_________ALASSIO RESURRECTION_________

mercoledì 6 gennaio 2010

Un'altra politica locale è possibile?

Il clima politico degenerato che ha portato il nostro Capo dello Stato a continui ed inascoltati appelli ad abbassare i toni e a costruire un dialogo tra le parti è forse uno dei prodotti più caratteristici del made in Italy e noi alassini non sembriamo discostarci più di tanto dalla situazione generale, non perdendo occasione per dimostrarci parte di quel vortice di appiattimento culturale e involuzione sociale che perseguita il belpaese da un po’ di anni a questa parte.
Non so se la situazione nella quale si trova l’Italia oggi sia la somma delle cancrene della base o se i problemi locali siano il diretto riflesso di ciò che succede a livello nazionale ma è chiaro che esiste un problema reale e, se a livello nazionale non ci è possibile risolverlo nel breve periodo, sicuramente possiamo provare a fare qualcosa per la nostra cittadina.

Penso che l’alassino medio non sia interessato solamente alla prossima eliminazione del grande fratello o a dove andare ad ubriacarsi al sabato sera, talvolta mi capita di incontrare persone realmente sensibili alle esigenze cittadine quindi credo di non perdere tempo cercando di capire cosa si potrebbe realmente fare per giungere alle prossime elezioni coscienti di quello che andiamo a fare alle urne, sicuri di muoverci per obiettivi prestabiliti e non affidando il governo locale ad una serie di promesse di circostanza legate agli umori del momento e non ad un progetto a lungo respiro.

Ancora prima di elencare annosi problemi e fantasiosi deus ex machina credo che dovremmo fermarci a riflettere sul significato di politica e di amministrazione comunale.

Conciliazione, dialogo, partecipazione sembrano concetti desueti se non utopistici ma in realtà sono proprio queste le basi di una buona gestione della cosa pubblica locale. Trincerarsi dietro proposte ideologizzate mostra solo la vuotezza dei programmi e il voler continuamente alzare i toni denota la poca concretezza delle proposte di alcuni nostri amministratori.

La politica locale è partecipazione. E partecipare significa sia essere presente che prendere parte, vede due attori ben distinti negli amministratori e nella cittadinanza. Il compito degli elettori non deve finire con l’espressione delle proprie preferenze ma deve continuare per tutta la durata della legislatura. E gli amministratori devono capire che il limite tra maggioranza e opposizione non è un muro invalicabile.

Una realtà come quella alassina per poter funzionare al meglio deve saper approfittare degli enormi vantaggi derivanti dalla reale comunione di intenti, dobbiamo cercare di instaurare un dialogo costruttivo e continuo, interno ed esterno. All’interno dell’amministrazione e verso la popolazione.

Il voto non è la cristallizzazione di un sondaggio ma il punto di partenza di un percorso fluido che dovrebbe vedere diversi attori interagire e confrontarsi. Purtroppo siamo afflitti da anni di decadenza sociale, intellettuale e culturale e certi concetti ci sembrano lontani e irrealizzabili ma la vera matrice di molti problemi alassini è spesso da ricercarsi proprio in una certa mentalità che porta all’inazione, al mugugno fine a se stesso o all’autocommiserazione.

Continuare a lamentarci restando fermi ad osservare il nostro orto non potrà portare cambiamenti o migliorie, dobbiamo prendere coscienza di essere i principali attori della politica alassina facendo sentire la nostra voce se vogliamo che qualcosa cambi realmente.

5 commenti:

  1. articolo molto bello e senza dubbio dai contenuti molto validi, bisogna far capire alla gente che così non si può continuare, il problema è come fare a sensibilizzare la maggioranza degli alassini.

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  2. sì, sì, sì!belle parole, anche io ci credo, però non so quanti siano sensibili, penso che un mondo ed una società votata all'individualizzazione sia poco attento a ciò che succede fuori dalla sfera del privato. Comunque BRAVO

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  3. Ormai le persone semplici non ci sono più.... complimenti un bel pezzo davvero ma chi sei? Spero una bella ragazza eh eh scherzo
    Sandro di albenga

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  4. davide danio.
    l'anonimato è dovuto a scarsa dimestichezza col blog...

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  5. Secondo me si puo cambiare la politica locale ad Alassio,ma prima bisogna modificare l'ideologia e il pensiero della comunità perchè troppa gente ormai ha smesso di porsi domande e vive indottrinata sulle schiocchezze dette dalla nostra beneamata casta politica alassina..Cmq bell' articolo..goz

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