_________ALASSIO RESURRECTION_________

giovedì 7 ottobre 2010

BALA I RATT...


Dopo alcuni mesi di presenza sui maggiori social network la campagna svizzera anti-frontalieri ha trovato spazio per le strade del Canton Ticino. Le immagini, presenti su alcuni cartelloni pubblicitari, ritraggono tre ratti (Fabrizio, Bogdan e Giulio) intenti a rosicchiare una bella forma del tanto rinomato formaggio svizzero. I tre ratti rappresentano un transfrontaliero italiano, un fantomatico avvocato italiano di nome Giulio con uno scudo con raffigurati tre monti e un ladro romeno che indossa una maglia con raffigurata la bandiera europea.
Una campagna populista, denigratoria e incivile che ricorda molto da vicino le campagne antimmigrazione statunitensi di inizio novecento.
L’opinione pubblica italiana, indubbiamente sorpresa, è giustamente insorta.
C’è però un aspetto della vicenda che non riesco a capire a fondo. Condannando fermamente la campagna e non volendo analizzare nei particolari la situazione in cui si trova il paese patria della legalità e dell’ordine, non riesco a comprendere una sottile differenza. Come mai una campagna populista e denigratoria indigni improvvisamente gli italiani, quando invece dovremmo essere ben abituati a questo tipo di propaganda? Sono anni che in Italia gli immigrati vengono dipinti come la peggior feccia, il cancro e il male unico del paese e non ricordo levate di scudi a loro difesa. Proprio i romeni sono stati al centro di una campagna mediatica particolarmente pesante più o meno all’epoca delle europee 2009. Per non parlare di quel politico che alcuni giorni fa ha paragonato i romani a porci (animale sicuramente più intelligente e nobile del ratto ma non particolarmente nobile) o di alcune dichiarazioni vergognosamente antisemite che si sono sentite ultimamente dall’alto degli scranni di Palazzo Madama.
Che gli italiani si siano indignati per essere stati raffigurati al fianco di un romeno dalla discutibile occupazione?
In realtà credo che in periodi di crisi sia particolarmente facile scagliarsi contro le categorie sociali più deboli ed indifese catalizzando l’attenzione su problemi, sicuramente presenti, ma che non sono che il sintomo di una situazione corrotta da altre storture. Soprattutto in mancanza di programmi e idee o per nascondere situazioni di difficile gestione. E in questo i nostri politici sono maestri. Sta all’intelligenza degli utenti e alla trasparenza dei Mass Media riuscire a discernere e contestualizzare questi eventi per evitarne una costante strumentalizzazione.
Dice un proverbio cinese “Quando il dito indica la luna lo sciocco guarda il dito”.

2 commenti:

  1. finalmente qualcuno si accorge che siamo sotto una campana di vetro. Siamo stati e siamo anche noi a volte dall'altra parte della frontiera eppure serpeggia un razzismo di bassissima lega degno di un informazione di bassa lega

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  2. La situazione attuale é figlia di apatia e ignoranza.
    La soluzione più semplice é sicuramente la migliore, non vale la pena approfondire, cercare di capire, provare a migliorare.
    Inoltre é ben più comodo addossare la colpa sugli altri piuttosto che prendersene carico, si può evitare di rimboccarsi le maniche e si può continuare a credere di avere ragione.
    La sitauzione in cui ci troviamo é veramente preoccupante e non so quando realmente gli italiani ne prenderanno coscienza...

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