sabato 8 gennaio 2011
CONFUSIONE PRE-ELETTORALE
Ormai non ci si capisce più nulla. Mi sembra che ad avere le idee chiare siano rimasti in pochi. Anzi molto pochi. Il bene comune è un miraggio lontano e raggiungibile come un orizzonte che scompare man mano che ci si avvicina. Chi parla, chi scrive, chi ha occasione di dire la propria ha perso completamente di vista gli obbiettivi che apparivano così chiari a settembre o ottobre. Insomma ci sono novità evidenti, nuovi candidati sindaci, nuove liste, nuovi progetti e così via. Anziché osservare e/o criticare con lucidità, ci si accapiglia per chi sa quale gioco di potere, per chi sa quale orgoglio ferito, o mania di protagonismo. La smania di partecipare, l’ambizione personale, la voglia di essere al centro sviluppa solamente un senso forte di rancore che partorisce attacchi feroci immotivati, parole taglienti senza senso, e addirittura si torna a preferire il presente, la realtà attuale che solo tre mesi addietro sembrava essere l’inferno. Sono perplesso. Il tourbillon di alleanze, strette di mano, vessilli e strategie, sta diventando esclusivamente dominato dalle scelte individuali e soprattutto dalla necessità di avere una collocazione con prepotenza. E il bene comune? E l’amore per la città? E Alassio nostro cuore e amore? Non riesco a capire come si possa essere così posseduti dalle proprie ambizioni e riuscire allo stesso tempo ad anteporre fra noi e il nostro traguardo personale la città. Mi sembra impossibile, e infatti si vedono già i risultati. Di fronte al nuovo o al vecchio, di fronte alle novità riscaldate o alle novità troppo nuove, va bene tutto, si può semplicemente osservare, discutere, capire e decidere, non per forza bisogna fomentare o spingere allo scontro. Ciò che conta è il bene della città, il resto viene dopo.
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