venerdì 12 agosto 2011
Ma chè.... scherziamo?
Avvocato Avogadro,
Illustrissimo Avvocato… ehi ti stai zitto Peppino? Ma che punto e puntoevirgola….. statte zitto…mi scusi…
Sindaco Avogadro,
le scrivo questa lettera con penna e calamaro per parlare da uomo a uomo o, se preferisce da penna a penna, come dice Peppino, e comunque per farmi sentire: Perbacco! No dico Perbacco! e sottolineo con punto esclamativo e interrogativo ma che vo’ fatto? E che è sta storia che sono brutto poi? Ma mi faccia il piacere mi faccia…sarà bello Maggioglio, Magliolo, Mogliolo…e non confondermi Peppino!
So che ad Alassio c’è la moria delle vacche grasse e magre, ma dico, ma che vo fatto con tutta sta carestia proprio con me ve la dovete pigliare? Permette? Permette che le dico una cosa? Sa tra uomini di mondo…siamo stati tutt’e due a Roma noi…Ma chi le ha detto che ad Alassio io non ci sono mai venuto? Hamingues, Chaplin, Paolo Limiti li ho portati io ad Alassio, io signor sindaco…siamo uomini, caporali o bagnini?
Signor Avogadro io scrivo all’avvocato che c’è in lei…mi rivolgo all’avvocato…non mi tocchi…non mi tocchi sciocchino…e giù le mani non mi cacci, come diceva mia mamma guardare e non toccare…allora…sa cosa le dico tra virgolette? Non è lei che mi caccia ma sono io che me ne vado! Chiuse le virgolette punto e basta! Andiamocene Peppino!
Alassio Resurrection
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Ah ah grande Totò.... ah ah ah forte!
RispondiEliminaMolto bella e ironica, complimenti a chi ha redatto questa nota che riprenderemo sul nostro quotidiano on line di Torre Annunziata.
RispondiEliminalo Strillone
www.lostrillone.tv
Totò fai bene ad andartene come hanno fatto molti cittadini meno illustri di te.
RispondiEliminaChe pena!!!!
che figuraccia che ha fatto Alassio, ciò che è rimasto è un basso spessore culturale, Totò è indiscutibile.
bellissima lettera
Prendersela con le persone che non ci sono più è da vigliacchi..... non ci sono giustificazioni ma evidente hanno sottovalutato Totò che anche se non è più con noi (fisicamente) è riuscito a farsi sentire grazie alassioresurectio mi sono quasi commossa.....
RispondiElimina.....da Napoli
inconfondibile e saggio comico che meriterebbe una statua in ogni citta' italiana..chi non capisce questo non e' degno di essere italiano!!! L'arte di toto' non ci sara' piu'e va ricordata per una bella e vera risata.
RispondiEliminaoggi faccio un bel viaggio, vado ad Alassio ,ho sentito parlare molto bene soprattutto di coloro che amministrano la minestra e poi sono persone che non sono razzisti amano l'Italia ,ricordiamoci che la liguria ha combattuto per il bene della nazione,oggi vogliono fare uno scherzo a totò hanno deciso di spostare la statua dalla città, semplicemente sfrattarla , per fortuna che non hanno le spoglie altrimenti si sarebbe verificato ciò che ha scritto nella sua Alivella. Bisogna pulire le strade, e tu sei immondizia da rimuovere non preoccuparti ,molti vorrebbero la tua immondizia, io la terrei per sempre nel mio giardino ,ma tu appartieni alla storia del cinema non solo nazionale ma internazionale . Spero che i cittadini di Alassio che ormai ti considerano uno di loro ti lasciano ammirare dall'alto la loro città . non preoccuparti c'è la fila per averti Napoli inprimis. un saluto di stima a tutti in particolare agli amministratori con la speranza che trovano altre soluzioni e non rimuovere ,il grande Totò
RispondiEliminaSaremo onorati a proposito di un contatto con lo Strillone, grazie anche solo per il commento
RispondiEliminaLa statua era orrenda, assomigliava al vice sindaco Aicardi (Gianni non me ne voglia...) e non a Totò. Si poteva spostarla in un altro sito, toglierla è stato un atto meschino, frutto di una marchetta che la lista vincente alle scorse Comunali (votata da un alassino su quattro...) doveva ai solvesi. Ma oggi si toglie il busto di Totò, domani la statua di Padre Pio. E dopo?
RispondiEliminaE’ cominciato così anche il furore iconoclasta nella Russia Sovietica, e poi si sono abbattute Chiese e Santuari di immenso valore artistico oltre che religioso.
I nazisti hanno cominciato la loro sanguinaria avventura bruciando i libri che ritenevano contrari ai loro principi, e fu la notte per una cultura secolare nel paese che dette i natali a Gutenberg.
Il "caporale" Avogadro (così lo ha qualificato Renzo Arbore, totofilo della prima ora) per fortuna non ha caratura così pericolosa, ma è stato comunque attore di un gesto inqualificabile e inopportuno, vergogna al PD - comunque grande partito di tradizioni certamente non liberiste, ma neanche razziste - che regge la Giunta e non è intervenuto per fermarne il gesto.
Non ritengo che Alassio abbia avuto bisogno di una simile pubblicità e non ci vedo nessuna seria strategia di marketing turistico come affermato dal giornalista Daniele La Corte, i riscontri di stampa e televisione (negativi) lo confermano.
Solo un mesto voler apparire mediaticamente, forse per rinverdire i fasti personali di un tempo dove tutto era urlato, e che regalò un posto al Senato - e una pensione da favola - al prof. Avogadro.
Come cantava il grande Califano, tutto il resto è noia. Purtroppo.
Cordialità.
Roberto Socco