_________ALASSIO RESURRECTION_________

giovedì 29 aprile 2010

E' necessaria un'identità partitica ad Alassio?




E' forte, granitico e con pochi punti deboli, non è una essere fatto di carne ed ossa, ma bensì un meccanismo ben oliato difficile da scardinare dall'esterno, di solito si auto-scardina dall'interno. Sembra un indovinello ma vi do subito la risposta
Sto parlando del sistema politico partitico piramidale, che lascia pochi spazi a dubbi, via la punta della piramide, avanzano le pedine sottostanti ad occupare i posti lasciati liberi da chi è andato via.
Una pedina, perchè di quello si tratta; è necessaria sul territorio alassino un'identità partitica? Io credo di no. Per il cambiamento, se realmente lo vogliamo, necessita la scelta di lasciare da parte ideologie appartenenti ormai al passato e guardare al futuro liberi dalle catene ideologiche che ci tengono legati ad un sistema che puzza di naftalina.
Elezioni: vince un partito sinistra o destra che sia, con i suoi rappresentanti impomatati, dopodichè inizia il posizionamento dei vari personaggi all'interno dei loculi istituzionali nei quali resteranno immobili fino ad un anno dalle prossime elezioni. Durante la gestazione nel loculo alla persona “eletta” basta seguire la linea del partito su varie decisioni, infischiandosene anche se è una scelta che non rispecchia il reale interesse dei cittadini.
Nel dubbio accelera? No, nel dubbio segui la linea di partito..
Quindi, cosa succede a causa di questo meccanismo paragonabile per complicata concezione ad un tourbillon di Breget? Succede che nella testa di chi viene eletto nasce il dubbio se quello che sta facendo è in linea con il pensiero del partito di cui è rappresentante e quindi nel caso in cui non fosse così, il rischio di essere richiamato o peggio messo da parte da chi per gerarchia è al di sopra.
Una persona che a sua volta è controllata da un'altra e così via; questi sono tutti individui che non conoscono la realtà alassina, magari non ci sono mai neanche stati, non sono a conoscenza delle dinamiche della città, non conoscono le persone che ci abitano, i reali bisogni di un paese che ormai è giunto ad un punto critico per il suo futuro, ma soprattutto non conoscono i venti millenari che soffiano, girano e si infrangono sui nostri volti, rivolti verso il mare.

FabriAR

21 commenti:

  1. bella la metafora del "loculo amministrativo" è la sacrosanta verità

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  2. Per far ripartire Alassio c'è bisogno di una chiara matrice partitica perchè senza i partiti che sono presenti in tutte le istituzioni fuori dai confini della nostra città non si va da nessuna parte,Noi siamo in provincia di savona da sempre governata dal centro sinistra e tuttora presidiata dalla stessa coalizione presente con funzionari in tutti gli organismi e uffici pubblici.La prova attuale è la frana che paralizza l'Aurelia tra Alassio e Albenga sia l'amministrazione Alassina che i rappresentanti assessori di Alassio ben 2 Villani e Montaldo e Guarnieri di Albenga non sonon ancora riusciti a venirne a capo eppure sulla carta comanderebbero loro,ma forse la loro azione politica non da i frutti sperati non ce la fanno proprio restemo ancora per chi sa quanto con la strada bloccata e l'estate che incombe un danno irreparabile per Alassio....Le liste civiche vanno bene nei piccoli paesi di campagna...dove tutti si conoscono bene ad Alassio come in altre realtà di 10.000abitanti e più c'è un elettorato schierato con i partiti e che vuole sentirsi rappresentato da essi.Le liste civiche non hanno potere all'esterno e quindi aldilà delle ideologie se ad Alassio si vuole cambiare veramente e riuscire a realizzare il depuratore,i parchegi gratuiti per i residenti e le case da affittare a prezzi accessibili e far ripartire Alassio c'è bisogno del centro sinistra il centro destra ha portato al disastro Alassio insieme alla Lega che ha fatto scappare tutti i turisti con ordinanze non accettabili in un paese turistico

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  3. Franco,quello che dici dimostra il fatto che a causa della patologia partitica i problemi non si risolvono perchè si è gli uni contro gli altri.
    I partiti immobilizzano se non la pensi come loro...ci vorrebbero anche ai piani alti persone di buon senso e intellettualmente libere. Solo a quel punto le cose si potrebbero mettere a posto.

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  4. Credo che la competenza e la serietà diano ottimi risultati sia se fanno parte di un partito che di una lista civica. Il problema è che su un bacino di utenza ridotto come la nostra città ci si debba unire per poter scegliere le persone più capaci.
    Un paritito deve mantenere certi equilibri e le sue candidature potrebbero seguire altre ragioni oltre alla competenza. La lista civica non deve rendere conto a nessuna struttura sovracittadina, e non credo che le istituzioni intralcino il suo lavoro. Per tutte queste ragioni credo che per Alassio abbia senso parlare di impegno civile, dedizione alla politica per il benessere comune ma non di destra o di snistra.
    Poi durante le altre elezioni ciascuno seguirà la propria corrente.

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  5. franco parli dei partiti come fossero un entità vivente i partiti sono fatti di uomini come le liste civeche ergo partito o lista civica è uguale. Poi come un essere umano pensante complesso aderire in modo totale ad un ideologia generale che si fonda su scelte etico-politico paricolari? Se appartiene in modo congruo ad un partito il che vuol dire che rinunci alla tua complessità, io penso che le mie idee non debbano essere mutuate da una bandiera o da un simbolo ma siano mie e basta.
    La storia dei partiti ha rotto. Il partito è carriera, è stringere mani, è fare favori c'è a chi sta bene e a chi no.

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  6. La lista civica "A come Alassio - Roberto Avogadro" ha proposto la sua bozza di programma elettorale per le prossime elezioni comunali. Molti dei punti ricalcano quanto e' stato gia' proposto nelle scorse settimane durante le riunioni dai tesserati e simpatizzanti, presso il Circolo PD di Alassio.

    In particolare nelle riunioni si e' proposto:

    1. la revisione completa della gestione pubblico-privato dei servizi comunali quali l'acquedotto, le spiagge pubbliche, i parcheggi a pagamento ed altri servizi pubblici;

    2. il conseguente potenziamento della struttura tecnico-amministrativa e gestionale dell'amministrazione pubblica comunale;

    3. un serio contrasto al commercio abusivo ed illegale che impoverisce le economie dei negozianti;

    4. una nuova stagione - dopo oltre un ventennio - di edilizia pubblica convenzionata; un contrasto serio alla speculazione edilizia, al caro affitti;

    5. la razionalizzazione ed il ripensamento della tempistica dell'ubicazione e del posizionamento delle cabine sul fronte-mare centrale di Alassio, oggi una baraccopoli sotto gli occhi dei turisti che passeggiano in centro;

    6. il contrasto al proliferare dell'uso improprio delle spiagge, che sono occupate da strutture che - sottraendo spazio alla balneazione ed elioterapia - impoveriscono le economie dei pubblici esercizi ubicati nelle immediate vicinanze dei lidi;

    7. la creazione di luoghi di aggregazione per i cittadini, vecchi e giovani; una primavera culturale con la dotazione per la citta' di teatro, cinema, ecc.

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  7. ed ancora,

    8. la costruzione in zona Carabinieri di un parcheggio pubblico multipiano fuori terra con ampia disponibilita' di posti auto;

    9. la conseguente distribuzione dei parcheggi in via Dante, che dovrebbe divenire, almeno nella zona centrale un secondo budello.

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  8. Leggendo il commento di Giorgio, mi sono reso conto che al di fuori dei partiti si filosofeggia, mentre al loro interno si discute di problemi concreti e della loro possibile risoluzione!
    Non e' forse il caso che tutti partecipino un po' di piu' alla vita dei partiti che sono aperti a tutti coloro che vogliono cooperare per un'idea, un'interesse, un contributo reale alle comunita' cittadine.

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  9. i partiti sono compromessi a cui bisogna sottostare quando non si hanno le idee o il criterio per fare qualcosa altro. Il partito sembra l'unica soluzione allora " ci si tappa il naso", si sceglie di aderire per mancanza di prospettive. Aderire a un partito è un pò come scivolare nel baratro lentamente senza mai essere in grado di alzare la testa. L'UNICA SOLUZIONE è IL PARTITO! Perchè non si può provare un altro punto di vista, perchè la realtà attuale sembra l'unica anche se è stanca, corrotta e marcia? perchè bisogna sempre adeguarsi e accettare le cose così come stanno?

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  10. sante parole quelle di gigi borghesi...sante parole

    ormai il sistema è marcio, i partiti sono tappezzerie vecchie che ci portiamo dietro da troppo tempo

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  11. il problema non deve essere partito si o partito no. la scelta deve avvenire in base alle idee ed alla capacità di attuarle. nessun sistema è aprioristicamente superiore.
    francesco non sono d'accordo con te. democrazia è partecipazione, la partecipazione è conoscenza non tesseramento. non è perchè sono iscritto ad un partito che dimostro il mio impegno civile.
    in ogni caso questa è politica: confronto e conoscenza dell'idea altrui. grazie a tutti

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  12. Penso che le persone migliori,veramente preparate, serie, e bla bla, non scendono in politica per il semplice fatto che si vergognano di mescolarsi con la mediocrità che affolla quella categoria. E fanno bene.
    Il profilo del politico dei giorni nostri è quello di una persona mediocre in tutti i suoi aspetti non fa parte di nessuna elite, che sia intellettuale, tecnica, ecc.. è semplicemente una persona che sa stringere le mani.

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  13. sfiduciato sono d'accordo con te, ma volgio pensare fino alla morte che almeno in una piccola realtà cittadina come Alassio questa legge si possa invalidare.
    Se al posto di della precedenti amministrazioni cioè da quindici anni a questa parte fossero salite alla maggioranza delle persone che avessero avuto volgia di fare Alassio sarebbe diventate una piccola perla e non un cantiere buio e triste come è adesso!!!!

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  14. I partiti, che Vi ricordo sono associazioni ai sensi del codice civile, sono fatti dalle persone che li compongono. Persone capaci ed oneste formano buoni partiti. Persone incapaci e disoneste formano cattivi partiti. Non e' il partito in se' il problema della malapolitica, ma le persone che lo compongono. Comunque senza un organizzazione di persone in politica difficilmente si possono perseguire risultati o risolvere problemi in maniera condivisa.

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  15. perfettamente d'accordo con te.
    ma ti ricordo che il partito non è l'unica associazione. esistono altre associazioni od organizzazioni che non sono partiti ma sono utili per la società.
    in più ti ricordo che la differenza tra una lista civica ed un partito od una coalizione di partiti sta solo nella loro influenza geografica e nella gerarchia decisionale. cambia il raggio del minimo comune denominatore che li definisce insiemi.

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  16. Francesco il problema non è la nascita di nuovi partiti, il problema è che in questo sistema che è stato creato, i nuovi partiti li formano sempre le vecchie persone. E si scambiano i posti in base a dove tira il vento. Non lasciando spazio a persone che davvero siano capaci e con voglia di fare le cose non con il fine del profitto personale ma per il bene del paese e/o comunità.

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  17. Si ma non dimentichiamo che c'è anche della gente valida dai non voglio fare nomi e indipendentemente da come la pensano ci sono... parlo di quelle persone che sono preparate ma se devono dire qualcosa hanno paura di fare brutta figura e allora studiano, si informano, di quelle persone pacate ed educate che se vogliono farsi sentire non hanno bisogno di alzare la voce, persone che non vedono nell'avversario un nemico da umiliare e potrei andare avanti per un po' ma non ne ho voglia tanto sono persone che purtroppo non contano niente.... Andrea

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  18. Propongo, su questo tema, di impostare la discussione in questi termini: proviamo a chiederci qual'è la vera differenza tra una Lista Civica ed un Partito.
    Partiamo, ad esempio, dalle definizioni dell'una e dell'altro per poi analizzare le diversità e infine capire qual'è la migliore opportunità.
    Provo a dare le mie definizioni, se qualcuno ha voglia di partecipare dando le proprie, magari un passo alla volta potremo arrivare al dunque.

    Che cos'è una Lista Civica: un'organizzazione di persone circoscritta nello spazio (l'ambito tipicamente locale nel quale nasce e si sviluppa) e nel tempo (il tempo di preparare un progetto amministrativo a termine, partecipare ad una competizione elettorale e, se si vince, realizzare il progetto, se si perde, contrastare realizzazioni alternative).
    Le persone che aderiscono all'organizzazione condividono il progetto.

    Che cos'è un Partito: la stessa cosa ma con respiro molto più ampio, ad esempio:
    - lo spazio non è un comune o una provincia ma uno stato e, a livelli di aggregazione più ampi, un continente o, addirittura tutto il Mondo.
    - il tempo è potenzialmente infinito, considerate le trasformazioni, le fusioni e le scissioni a cui i Partiti vanno fisiologicamente incontro.
    - le persone condividono non solo un progetto singolo, bensì una visione, o almeno dei principi fondanti, della propria vita e del proprio futuro.

    Mi fermo qui, per ora.

    Grazie dell'ospitalità e ciao a tutti.

    Qual Buon Vento

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  19. bella iniziativa.
    la lista civica è condivisione di atti concreti, il rifaciemnto di una piazza o la creazione di isole pedonali, ecc. ma anche di un'idea futura di vita, la creazione di una collettività, la speranza delle generazioni future ecc.
    l'azione della lista civica è circoscritta nel suo operare, ma non nel suo ideale.
    L'unica differenza è che non ha come discriminante l'ideologia nazionale, destra sinistra o quant'altro.

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  20. Interessante.
    Secondo te ci sono Idee e Ideali nella Lista Civica, Ideologie nel Partito. Posso essere daccordo ma intendiamoci sul termine Ideologia.
    Che cos'è un'Ideologia? E'un "Sistema Organizzato di Idee", un insieme di ideali e principi con la definizione di una strada da percorrere per realizzarli, quindi di per se una cosa positiva. Il problema è che nel pensiero comune, in parte giustamente, alla parola Ideologia si associano i più grandi disastri del 900 (Nazismo e Comunismo) dove l'Ideologia ha anestetizzato il pensiero, degenerando e dando origine alla connotazione negativa del termine.
    Se facciamo riferimento allo schema attuale dei principali Partiti in Italia ci accorgiamo, però, che non ci sono Ideologie monolitiche, statiche e pericolose e prova ne è il fatto che sono formati da soggetti con esperienze e convinzioni, su temi specifici, anche molto diverse.
    Lo schema attuale, infatti, potrebbe riassumersi nella contrapposizione legata alla concezione dello Stato:
    - da una parte chi crede che lo Stato debba essere il più possibile "leggero" perchè visto come insieme di "lacci e laccioli" allo sviluppo dell'iniziativa e in ultima analisi alla libertà e felicità degli invidui.
    - dall'altra chi crede che lo Stato debba avere il più possibile un ruolo attivo a sostegno e regolazione della società e degli individui.

    Ciao!

    Qual Buon Vento

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  21. "dove l'Ideologia ha anestetizzato il pensiero"
    perfettamente d'accordo, ma non credo che il problema sia da legare solo al passato.
    Appena posso approfondirò il concetto perchè lo trovo un ottimo spunto di discussione.

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