
L’informazione crea e distrugge, così l’abitudine diffusa di osservare o puntare il riflettore sulle cose peggiori e su atteggiamenti effettivamente dannosi per la comunità. Dopo una serata di festa o di musica rimangono vasi rotti, tracce di vomito per terra e urla fino alle cinque del mattino. Quel che resta è una parte di ciò che è stato, è una percentuale bassissima, è un residuo marginale, puntando i riflettori su questo residuo e dando spazio agli esempi peggiori si accomuna divertimento a vandalismo. Così accade in tv dove il bello quotidiano non emerge, ma nella cronaca resta il brutto, il peggio, la follia e la violenza. Nei programmi sportivi si parla per un’ora di un espulsione causata da un atteggiamento violento, come un gomitata o un pugno e dieci minuti di una punizione all’incrocio dei pali. Insomma il brutto, la violenza, il peggio fa notizia. Ci sta. E’ così! Lo tollero per i quotidiani e tollero che il giornale debba vendere, non lo condivido ma è così. Ma le persone che escono, vivono, conoscono la vita dovrebbero capire che una festa musicale, il concerto, una partita allo stadio, la movida, non è solo quello. Accadono cose meravigliose, accadono cose di cui nessuno parla, ma che hanno in seno la meraviglia stessa del vivere, dell’esserci. Un ragazzo e una ragazza si conoscono, e si danno il primo bacio, due amici, dopo dieci anni che non si vedono, quella sera lì si rincontrano e ballano insieme scatenati una canzone di Amy Winehouse, un ragazzo chiede alla fidanzata di sposarlo, durante la festa, durante la movida. accade anche questo, sì accade anche questo. Eppure della movida restano solo i vasi rotti. Quindi il mio messaggio è punire chi viene meno alle regole della convivenza civile e ai dettami taciti di una comunità, ma non demonizzare tutto il movimento con superficialità e dozzinalità. E invece siamo governati da anziani che non escono di casa da vent’anni, convinti che il mondo ora è una jungla, convinti che era meglio la musica di 30 anni fa, ci si divertiva di più 30 anni fa, si becciava di più 30 anni, e vedono un mondo di giovani che non capiscono più, come un mondo decaduto, un mondo senza valori in preda alla violenza, all’abuso e al vandalismo. I giovani vogliono solo divertirsi, in modo diverso da 30 anni fa, perché il mondo è cambiato e anziché demonizzare generazioni e fenomeni diffusi, cercare di capire e vivere i cambiamenti è sintomo di intelligenza. Ergo condannare e punire chi mina il vivere sociale e civile ma non accusare in toto un modo di essere o di divertirsi. Siamo governati da vecchi, che non capiscono e non sanno, ci hanno lasciato un paese decaduto e che sta ancora decadendo e non capiscano che bisogna guardare al futuro e non per paura porre il passato e ciò che è stato come feticcio del giusto modo di vivere e di divertirsi. Basta! Alassio era meglio vent’anni fa lo so, io lo ricordo, ci hanno lasciato una città devastata, ci hanno abbandonato a noi stessi, e ancora giudicano la nostra voglia di esserci e di divertirci attraverso i giornali e attraverso casi isolati che diventano il tutto.