_________ALASSIO RESURRECTION_________

domenica 20 novembre 2011

3 mosse per tornare alla democrazia


Berlusconi si è dimesso, si sentiva, era nell'aria. Monti. Governo tecnico. Ministri nuovi, facce nuove e finalmente curricula degni di prestigio: docenti universitari, tecnici ed esperti affermati. Per avere un governo " dei migliori", il paese ha dovuto fare a meno della politica, dei partiti, e nostro malgrado e purtroppo anche degli elettori. Un segnale forte, una novità che deve far pensare e ragionare sul senso più pieno della parola democrazia. La sovranità popolare ora sta a guardare e attende le scelte drastiche e inevitabili, visto il momento critico che sta attraversando l'Italia e l’Europa. La risolutezza, la nettezza e la forza di un governo tecnico è radicata nel suo stesso essere e anzi nel suo stesso non essere: non essere politica, non essere partito. Ergo non dovrà accontentare o scontentare qualcuno, perché non ha avuto consenso elettorale e mantenendo la missione iniziale, non avrà bisogno dei voti degli elettori, perché non governa grazie ai votanti e alle prossime elezioni non sarà nella lista dei partiti. Insomma la capacità intrinseca del governo tecnico è quella di non guardare in faccia nessuno e con capacità, preparazione e lungimiranza fare le scelte che tutti attendiamo. Gli uomini ci sono, e ci sono sempre stati. Perché il popolo non ha potuto scegliere alcune delle persone nominate da Monti? Perché oggi la politica tradizionale non è capace di dare le risposte che speriamo siano in grado di dare i nuovi ministri nominati d'ufficio? Perché si creata questa distanza residua tra la politica e i partiti e l'effettiva capacità di governare per il bene della nazione? Il pensiero viene spontaneo, visto che degli eletti nessuno è stato selezionato per occuparsi del paese malato e produrre la cura. Nessun uomo o donna del parlamento, nessun individuo capace di attirare consensi è stato scelto da Monti. La politica che ci ha condotto alla deriva ha perso, e ora dovremo continuare a pagare i loro stipendi o le loro pensioni? Insomma per resuscitare l'Italia non abbiamo bisogno di politici o esponenti di partito, il popolo ora lo sa, ora ne è certo. Per riacquistare credibilità verso l'Europa e il mondo, per cancellare tutte le figuracce che ci ha fatto fare Berlusconi, per ridare fiducia al popolo, per ritornare a sbandierare fieri il tricolore, per ricominciare ad impegnarci e rimboccarci le maniche per riportare l'Italia agli onori del mondo, per ricominciare a pensare che lo stato è il nostro e il volere recuperare è una questioni di tutti, abbiamo dovuto eliminare i partiti da noi stessi votati, i simboli su cui mettevamo crocette. Allora la politica ha perso, purtroppo anche la democrazia ha perduto, i partiti hanno fatto una figuraccia, quegli arroganti cialtroni che decidevano per noi sono stati messi da parte, va bene! Ma ora gli italiani hanno bisogno di un gesto forte che gli dia fede e fiducia per i durissimi mesi venturi.

Tre le mosse che tutti attendano, in modo di avere cittadini come alleati e non governare un popolo sempre pronto alla contestazione, e quindi trovare un consenso a furor di popolo anche se non espresso con il voto:

1) Legge lettorale. Una riforma elettorale che metta in condizione di votare per gli individui singoli e non più costringere gli elettori a votare per un partito e declinare la scelta. Un diritto sacro e santo.

2) Privilegi ai politici. Stipendi per i politici in linea con la media europea, eliminazione di ogni privilegio, tutto ciò che è extra verrà pagato con il lauto stipendio ricevuto dallo stato e pagato dai cittadini. Vogliamo amministratori e non sultani.

3) Comunicazioni e televisioni. Impedire che succeda un'altra volta un fenomeno come quello che abbiamo subito negli ultimi 15 anni, cioè che un presidente del consiglio sia proprietario del novanta per cento dell'informazione. Evitiamo che un altro Berlusconi s'insedi al potere.



Penso che muovendo in questa direzione il nuovo governo tecnico avrà l'entusiasmo dei cittadini e soprattutto avrà il loro consenso, così da tornare a sbandierare il tricolore sotto l'egida e la garanzia della democrazia.

Ora come ora, il governo Monti ha anche dalla sua il fatto che peggio di così non si può fare!!! Dopo Berlusconi chiunque venga può solo fare meglio perché abbiamo toccato il fondo.



Schivo Giorgio



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