_________ALASSIO RESURRECTION_________

sabato 15 maggio 2010

Jethro Tull a Genova 14/05/2010


Un emozione unica e irrepetibile. Eravamo in nona fila seduti a dieci metri dal palco. A dieci metri dalla storia della musica. Per anni ho ascoltato i Jethro Tull, per anni ho ammirato la loro originalità. Vederli dal vivo è stato chiudere gli occhi, sentire la musica, percepirla e capire il perché dopo tante stagioni suonano ancora e intuire il motivo per cui hanno attraversato così il tempo. Il loro genere è unico, come il loro rock e la costruzione musicale capace di mischiare più generi in una sola canzone senza mai perdersi. Ian Anderson 67 anni pensavo non si concedesse più ad alcuni virtuosismi, invece con la forza di chi è icona della musica non per caso, ha ammutolito il pubblico dubbioso con il suo flauto e la sua voce sempre annunciante e melodica. La presenza scenica è sicuramente un po’ meno brillante perché il vecchio Ian giocava ancora con la gamba come un fauno, ma in quel frangente era meno convincente che con la musica. Bravissimi Jetrhro Tull vedervi è stato un sogno.
Il pubblico era moscio e si respirava una forte malinconia, la malinconia di chi aveva visto i Jethro negli anni settanta e ieri sera era lì. Uomini dai quaranta ai cinquanta avvinti dalla nostalgia e dal ricordo di quante promesse avevano fatto trent’anni prima e non avevano mantenuto. Così capelli bianchi, occhiali, pullover a scacchi, giacchetta sportiva, scarpa con il plantare, telefono cellulare multifunzione. Pochi ex hippy ancora capelloni, erano tutti già trasformati, tutti avevano seguito un sogno e pochi l’hanno mantenuto ma forse lo portano ancora nel cuore e ieri è evaporato in una grandissima malinconia.
Tutti seduti in comode sedie, solo alla fine il pubblico si alza in piedi quando Aqualung scalda anche i più lontani.
Palco semplice senza nessuna coreografia, buono l’audio e l’organizzazione delle luci del palco.
Bellissimo concerto, bellissima emozione, un piccolo rimpianto: avrei voluto vederli trent’anni fa ma avevo solo cinque anni.

5 commenti:

  1. Belle emozioni..."bourée" e "past time with good company" veramente indimenticabili....

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  2. Io trent'anni fa c'ero, al palasport nell'82 un concerto memorabile...ma ti assicuro che l'altra sera sono stati ugualmente fantastici, la scelta di Ian Anderson di non fare piu' album e di suonare tutti gli anni dal vivo il suo impareggiabile repertorio è vincente e consente a noi vecchi e stagionati fans di ascoltare ancora in originale quelle note meravigliose...
    Paolo

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  3. 30 anni fa c'ero anch'io al palasport...era appena uscito broadsword...che emozioni..ma venerdì sera sono stati veramente grandi...e te lo assicura uno che li ha visti molte volte (ANCHE A RAVENNA DOVE AVEVANO FATTO PENA!)...da dun ringill in giù sino a locomotive breath...grandi suoni, grande musica!

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  4. Strepitosi!Son venuto a vederli da Verona, ed è la quarta volta che li ascolto dal vivo dopo Udine (2 volte) e Schio.In forma smagliante tutti quanti!Tutti eccezionali,ma Barre ha davvero una marcia in più!L'unica pecca, a parer mio, è di essere un po' troppo "inglesi"!Se siete di cazzeggio,vi invito a visitare il nostro sito www.zonasismica.net, dove abbiam buttato giù due righe. Complimenti per il vostro! Andrea

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  5. Grazie andrea e complimenti per il vostro (sono andato a curiosare il sito) peccato che non ci siamo conosciuti al concerto ma sarà per la prossima volta magari teniamoci in contatto!
    Andrea AR

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