_________ALASSIO RESURRECTION_________

mercoledì 17 agosto 2011

BASTA LEGGERE WIKIPEDIA


Ormai si perso un po’ il senso di tutto, il mondo cambia, e per fortuna che i blogger e molta gente libera, semplice e spontanea scrive, se no saremmo ancora ostaggio di giornali faziosi e riviste “vendute”. Mi riferisco al caso della statua di Totò, di cui sono già stufo di sentire parlare. Il sindaco di Alassio ha deciso di fare così, di cacciare il monumento in modo mediatico. Si può essere d’accordo o contro e ognuno ha il suo punto di vista come è giusto che sia. Il fatto che il ritorno d’immagine non sia stato dei più fortunati è palese, si è andato a toccare un intoccabile. La pubblicità è anche parlare male di un qualcosa, la pubblicità neutralizza il fatto di essere positiva o negativa, quindi è sempre pubblicità, e va bene passiamo anche questa, però non possiamo lasciar correre tutto, con dozzinalità e menefreghismo. Mi riferisco ora ad un articolo che ho letto sul blog Alassio Urban Blog di un certo Mario Molinari che con piglio accusatore ha detto di Totò le peggiori cose che si possano dire di una persona, ha parlato dei suoi trascorsi da massone, fino a mettere in dubbio il suo successo e le sue qualità.

“Qualcuno lo definisce "universalmente" riconiscuto come Grande Comico. Da molti, ma non da tutti, anzi. Quindi piano con l' "universalmente". Forse da un'Italia scroccona e decadente che - infine e pur continuando a scroccare - è decaduta. Forse.”

Questo è uno dei commenti di Molinari che veramente mi ha colpito. Adesso anche Totò è uno sfigato, è uno dei tanti, è un nessuno che grazie ad aiuti extra ha fatto successo. Mi viene sempre in mente che chi ragiona in un modo pensa che tutti ragionino così, chi vede il mondo in una maniera pensa che il mondo sia così. Ma per piacere ora basta! Basta! Mi auguro che l’articolo sia una marchetta, sia stato concepito per servire un potere prepotente e averne un favore, lo fanno in tanti non è una novità. Mi auguro che sia così per non poter immaginare un mondo come il nostro, che già è decaduto, in cui ci possano essere persone che veramente la pensano così. Totò è intoccabile. Totò è uno dei più grandi protagonisti del cinema italiano e iniziatore di quella grande commedia che ha portato il cinema italiano alla sua massima espressione. Non è una mia opinione basta leggere wikipedia, niente di più, proprio lì ho scovato una frase di un "certo" Monicelli, che penso sia più autorevole di me e di chi si pronuncia con tanta verve e decisione:

« Totò era una maschera ed è paragonabile solo ai grandi come Chaplin, Keaton e i fratelli Marx. Ma noi che l'abbiamo diretto gli affidavamo parti troppo "umane" e lui finiva così per perdere inevitabilmente quella comicità surreale e astratta che era riuscito a sprigionare al massimo quando faceva la rivista e l'avanspettacolo ».

Quindi la morale della favola è questa: volete servire, prestare i vostri servigi al potere, volete giustificare le topiche di questo potere ci sta, va bene, ma lasciate stare i grandi, purtroppo e per fortuna i grandi sono intoccabili.
Totò ha fatto di tutto e con orgoglio noi ci sentiamo da lui rappresentati, niente di più facile è come Baggio nel calcio, come Paolo Conte nella musica, ma non lo dico io basta leggere Wikipedia, oppure ricordarmi il sorriso di mio madre e mio padre quando guardavano I Tartassati.

2 commenti:

  1. Ormai in Italia abbiamo il vizio di essere masochisti, riusciamo ad infangare anche la memoria di chi ci ha reso grandi nel mondo, che sia per l'arte, per la scienza o altro. Non mi stupirei se tra qualche anno si dicesse che Fellini era un sopravvalutato, pazzo, assetato di potere mediatico.
    Totò e i grandi maestri per tutta la vita. Noi siamo delle merde.
    saluti
    Fabrizio

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  2. Molinari è il sostituto di Giò Barbera alla direzione di Savonanews.
    Finora con i suoi articoli, ultimo quello su Totò, ha dimostrato di essere un personaggio in cerca di autore, ben lontano dalla simpatia e dalla professionalità di Giò Barbera.
    Come tutti i misconosciuti strilla minch***e per farsi autopubblicità, ma anche per lui il risultato è scarso.
    Un po' meno prosopopea e supponenza lo renderebbero più accettabile, ma vista la sua produzione giornalistica, dubito possa essere per lui un obiettivo.
    Il mondo è grande, c'è posto anche per lui. Totò approverebbe.

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